Il mese di luglio ha regalato una boccata d’aria fresca per gli addetti del comparto zootecnico a seguito della firma del provvedimento da parte del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli. Con il decreto denominato “Intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico”, con uno schema a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, ulteriori 80 milioni di euro andranno ad aggiungersi alla precedente somma a sostegno del comparto zootecnico colpito dall’aumento dei costi delle materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina.

Il primo decreto, firmato in data 1 luglio 2022, consiste in un importo complessivo di circa 144 milioni di euro, di cui 48 milioni di fondi comunitari, stanziati in applicazione del Regolamento Delegato (UE) n.467/2022 che prevede un aiuto eccezionale di adattamento per i produttori dei settori agricoli più colpiti dalla crisi, a cui si aggiungono i restanti 96 milioni di cofinanziamento nazionale.

È stato previsto che l’intera somma venga così divisa (importo per capo):

  • Vacche da latte da allevamenti di qualità: 44,13 euro;
  • Vacche da latte da allevamenti di qualità siti in zone montane: 100 euro;
  • Bufale da latte: 60 euro;
  • Vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico: 85 euro;
  • Vacche a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico, inserite in piani selettivi o di gestione di razza: 95 euro;
  • Vacche nutrici non iscritte nei libri genealogici o nel registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti nella BDN come allevamenti da latte: 44,79 euro;
  • Capi bovini macellati allevati per almeno sei mesi di età compresa tra i 12 e i 24 mesi: 22,61 euro;
  • Capi bovini macellati allevati per almeno dodici mesi di età compresa tra i 12 e i 24 mesi: 36,74 euro;
  • Capi bovini macellati allevati per almeno sei mesi di età compresa tra i 12 e i 24 mesi, aderenti a sistemi di qualità o sistemi di etichettatura o certificati ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012: 36,74 euro.

Le risorse a disposizione mirano a sostenere i settori del comparto zootecnico maggiormente colpiti dalle conseguenze scaturitesi dall’invasione russa in Ucraina e allo stesso tempo cercano di favorire metodi di produzione che siano rispettosi dell’ambiente e del benessere animale. In definitiva, questo secondo Decreto, comunica il MiPAAF, ha l’obiettivo di dare un concreto sostegno, ma soprattutto una tutela reale agli allevamenti e al reddito delle imprese.

I sostegni economici del piano di aiuti, precisa una nota del ministero, sono indirizzati alle imprese agricole di allevamento di suini, scrofe, vitelli, ovi caprini, conigli, galline ovaiole, tacchini, polli, bovini di razze autoctone. In particolare, l’aggiunta economica del secondo decreto, è stata così distribuita tra le seguenti filiere zootecniche:

  • Filiera suinicola: 40 milioni di euro, di cui 28 milioni per i suini (massimo 25 euro a capo nato, allevato e macellato in Italia) e 12 milioni per le scrofe (massimo 30 euro per capo);
  • Filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi: 4 milioni di euro (massimo 110 euro per capo);
  • Filiera bovini di razze autoctone in contratti di filiera di tipo privatistico o in SQN: 5 milioni di euro;
  • Filiera ovicaprina: 11 milioni di euro (massimo 3 euro per ogni pecora o capra);
  • Filiera cunicola: 3 milioni di euro (massimo 1 euro per capo macellato);
  • Filiera galline ovaiole: 6 milioni di euro (massimo 0,3 euro a capo);
  • Filiera tacchini: 5 milioni di euro per gli allevamenti di tacchini con una capacità produttiva superiore a 250 capi (massimo 1 euro a capo);
  • Filiera polli: 4 milioni di euro (massimo 0,3 euro a capo);
  • Filiera avicola imprese di trasformazione, incubatoi e centri di imballaggio uova: 2 milioni di euro (massimo 400.000 euro per azienda).

Il comparto sta subendo un eccessivo innalzamento dei costi di produzione, con particolare riferimento all’aumento del costo dei mangimi e delle principali voci di costo aziendale, energia elettrica e carburanti, i quali sono stati in parte mitigati dal precedente decreto “Ucraina-bis” con legge 20 maggio 2022 n. 51 che ha sostituito il precedente decreto legge 21 marzo 2022 n. 21.

Gli importi saranno erogati nei limiti dei 35.000 euro per le aziende agricole e dei 400.000 euro per le imprese di trasformazione. L’erogazione delle risorse alle aziende è prevista entro il 30 settembre 2022.

Di Davide De Luca


Aiuti al comparto zootecnico – In sintesi

Destinatari: Aziende agricole e imprese di trasformazione del settore zootecnico

Scadenza: Non definita

Obiettivi: Aiuto e rilancio del settore zootecnico italiano, colpito olpito dall’aumento dei costi delle materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina

Stato bando: Bando in fase di pubblicazione, scadenza non definita

Comparto: Produzione primaria


Immagine in evidenza di Annie Spratt su Unsplash

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