Le conseguenze economiche scaturite dal conflitto ucraino hanno spinto il Consiglio dei Ministri ad approvare, con iscrizione in Gazzetta Ufficiale, il decreto-legge n. 21 – 2022 denominato, appunto, Decreto “Ucraina”. Tra le misure introdotte vi è anche un pacchetto anticrisi da 195 milioni di euro tutti destinati a supporto della filiera agroalimentare contro i rincari delle materie prime e del caro energia introducendo al contempo importanti novità.


Credito d’imposta per l’acquisto di risorse energetiche. Procedendo con l’articolo 18, il quale consente alle imprese che esercitano l’attività agricola e della pesca, a prescindere dalle forme individuali o societarie, il riconoscimento di una parziale compensazione degli oneri derivanti dall’acquisto di carburante per la trazione dei mezzi utilizzati per esercitare l’attività produttiva. Il contributo straordinario (quantificato in 140 milioni di euro) viene emanato nella forma di credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell’anno in corso, ovviamente comprovato mediante presentazione delle relative fatture d’acquisto, al netto dell’Iva. Si sottolinea che il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile Irap, inoltre è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano come oggetto i medesimi costi; ovviamente l’ammontare delle agevolazioni non deve superare il costo sostenuto. Le realtà agricole possono cedere il contributo ad altri soggetti compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari, senza la possibilità di cederlo ulteriormente ad eccezione che le ulteriori due cessioni possono aver luogo se vengono effettuate a favore di banche, intermediari finanziari, e imprese di assicurazione. Con la stessa modalità è stato introdotto anche il contributo per l’acquisto di gas naturale ed energia elettrica. Partendo dal primo, le imprese agricole risultano beneficiarie sebbene non rientrino nella categoria delle realtà energivore; comunque, per beneficiare del credito d’imposta, anch’esso al 20% della spesa sostenuta nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 30 giugno 2022, è necessario che il prezzo del gas relativo al primo trimestre 2022 abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al primo trimestre 2019. Il limite massimo per usufruire della compensazione è il 31 dicembre dell’anno in corso. Per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza superiore a 16.5 KW è riconosciuto un contributo nella stessa forma utilizzata per il carburante ed il gas, ma per un ammontare pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica sempre nel secondo trimestre del 2022, soltanto se la stessa abbia avuto un incremento superiore al 30% del corrispondente arco temporale del 2019. Anche per l’energia elettrica si applicano le condizioni citate per il gas per quanto concerne il periodo di fruizione e della cedibilità del beneficio. Infine, la rateizzazione delle utenze relative al gas ed all’elettricità è possibile per un massimo di 24 rate mensili per gli importi di maggio e giugno 2022.


Credito d’imposta per le attività agroturistiche. Rimanendo nel tema del credito d’imposta, il decreto-legge, ex articolo 22, non ha escluso nemmeno l’attività connessa identificabile nell’esercizio agrituristico, rientrante nel comparto turismo sul quale si basa tale articolo. Infatti, si presenta l’opportunità di fruire del contributo in misura corrispondente al 50% di quanto versato a titolo di seconda rata dell’Imu dell’anno 2021 per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 sui quali viene svolta l’attività ricettiva, a condizione che il proprietario e l’esercente siano la medesima persona. Ulteriore condizione per usufruire dell’agevolazione prevede che tali realtà economiche abbiano subito una diminuzione del fatturato nel secondo trimestre 2021 di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019. Nella stessa misura del contributo anti-rincaro carburante, anche in questa versione il contributo d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta ai fini Irap.


Rinegoziazione dei finanziamenti e garanzia Ismea. Le misure che hanno suscitato maggiore interesse e che allo stesso tempo avranno un maggiore impatto nel lungo termine prevedono, per primo, la possibilità di rinegoziare e ristrutturare i mutui agrari riguardanti le esposizioni in essere al 21 marzo 2022, concessi dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, allungando fino a 25 anni il periodo residuo di rimborso. Con questo articolo 19 si è posto l’obiettivo di sostenere la continuità produttiva delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura nelle loro diverse forme; inoltre, nel rispetto dei regimi dei minimis, ISMEA potrà contribuire a contrastare la crisi di liquidità prestando garanzie gratuite, le quali sono supportate da un cuscinetto di 20 milioni di euro per il 2022. Il secondo aspetto riguarda l’incremento delle risorse pari a 35 milioni di euro a favore del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito con il decreto-legge n.178 del 30 dicembre 2020.


Digestato come fertilizzante. Dal lato più pratico la novità che costituisce un importante precedente, prevede la possibilità di utilizzare il digestato come fertilizzante per terreni perché apre la strada all’uso di sottoprodotti vegetali e scarti di lavorazione delle filiere agroalimentari sia per la coltivazione del terreno che per la produzione di biogas. Infatti, l’articolo 21 si è posto come obiettivo, data l’opportunità presentata dalla mancanza di fertilizzanti di importazione esteuropea, di promuovere e diffondere pratiche ecologiche e di economia circolare riducendo l’utilizzo di sostanze chimiche e con la possibilità, ulteriore, di limitare al contempo i costi di produzione. Si sottolinea che con il decreto Mipaaf, da adottare entro 30 giorni decorrenti dal 21 marzo 2022, saranno definite le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato.

Di Davide De Luca

Immagine in evidenza: Foto di Elaine Casap su Unsplash

Share via
Copy link
Powered by Social Snap