La strategia “Farm to Fork” (F2F, dal produttore al consumatore) è al centro dello European Green Deal, ed è essenziale per poter elevare la qualità complessiva dell’intera filiera agroalimentare, nel segno della sostenibilità ambientale. Il Green Deal Europeo è un’opportunità per riconciliare il sistema alimentare con i bisogni del pianeta, e per rispondere in maniera positiva alle aspirazioni europee per un prodotto alimentare sano (healthy), equo (equitable) e sostenibile (environmentally-friendly). La strategia “Farm to Fork” sarà decisiva, all’interno del quadro del Green Deal, per rendere l’Europa il primo continente ad impatto climatico zero. La strategia F2F rappresenta un tentativo per progettare una politica alimentare comune per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, capace di intervenire dalla produzione al consumo. Inoltre, si vogliono influenzare positivamente gli standard produttivi a livello globale, disincentivando le pratiche non sostenibili anche negli Stati extraeuropei. La transizione ad un sistema alimentare sostenibile richiede un approccio collettivo che coinvolga le autorità pubbliche, tutti gli attori impegnati lungo la filiera alimentare, organizzazioni non governative, partner sociali, accademici e cittadini. Gli obiettivi della strategia F2F possono essere così sintetizzati:

  • Rendere la produzione alimentare più sostenibile, riducendo le emissioni di gas serra (GHG emissions), consumi energetici e sprechi, anche nel settore dell’ospitalità e in quello ristorativo;
  • Salvaguardare la fertilità dei terreni;
  • Garantire la sicurezza alimentare e contrastare le frodi lungo tutta la filiera;
  • Promuovere l’acquisto di cibi prodotti rispettando l’ambiente e la pratica di abitudini sane a tavola, anche grazie all’etichettatura.

La strategia “Farm to Fork” ha l’obiettivo di accelerare la transizione ad una filiera alimentare sostenibile che:

  • Abbia un impatto ambientale nullo o positivo (environmental footprint);
  • Aiuti a mitigare il cambiamento climatico e si adatti ai suoi impatti (climate footprint);
  • Inverta la perdita di biodiversità;
  • Garantisca la sicurezza alimentare, la nutrizione e la salute pubblica, garantendo che chiunque abbia accesso a prodotti alimentari sufficienti, sicuri, nutrienti e sostenibili;
  • Preservi l’accessibilità ai prodotti alimentari, generando allo stesso tempo rendimenti economici più equi, promuovendo la competitività del settore dell’approvvigionamento dell’UE e promuovendo il commercio equo.

Gli interventi fondamentali che l’UE ha individuato per concretizzare gli obiettivi, entro il 2030, sono i seguenti:

  1. Dimezzare l’uso di pesticidi chimici, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente quelli più dannosi per l’ambiente e la salute umana;
  2. Ridurre l’eccessivo impiego di nutrienti nel settore agricolo, calando del 50% le perdite di sostanze del suolo e del 20% l’uso di fertilizzanti, perché un’agricoltura meno esigente porterà ad un minore sfruttamento del terreno e ad una ridotta necessità di integrazione per lo sviluppo delle piante;
  3. Ridurre del 50% le vendite di antimicrobici destinati all’allevamento e di antibiotici per l’acquacoltura, diminuendo i rischi dovuti all’antibiotico-resistenza;
  4. Destinare il 25% dei terreni agricoli ad agricoltura biologica.

Di Edoardo Piallini

Fonte: Farm to Fork Strategy – European Commission


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